Il Giubileo

Levitico 25:9-12; 1 Giovanni 1:9. Stabiliamo subito chi perdona i peccati.

Il Giubileo Cattolico

Storia. I cattolici intorno al 1300 stabilirono il Giubileo universale della Chiesa cattolica.

“Nella Chiesa cattolica il Giubileo (Anno Santo) è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. La definizione di «indulgenza» che era stata data dai papi precedenti: «L’indulgenza è la remissione davanti a Dio della pena temporale dovuta per i peccati già cancellati in quanto alla colpa».

Un evento che precorse il Giubileo fu la Perdonanza istituita da Papa Celestino V: il 29 settembre 1294 con la Bolla del Perdono egli stabilì che recandosi nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio nella città dell’Aquila, tra il 28 ed il 29 agosto, veniva concessa l’indulgenza plenaria a tutti i confessati e pentiti. La Perdonanza, che si ripete tuttora, ha in comune con il Giubileo l’indulgenza in cambio del pellegrinaggio. Lo stesso Celestino (abruzzese d’adozione, ma di origini molisane), promulgò l’Indulgenza Plenaria anche per la città di Atri.

Pochi anni dopo il successore di Celestino, papa Bonifacio VIII, istituì il primo Giubileo con la Bolla emanata il 22 febbraio 1300. Con la quale si concedeva l’indulgenza plenaria a tutti coloro che avessero fatto visita trenta volte, se erano romani, e quindici se erano stranieri, alle Basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura, per tutta la durata dell’anno 1300; questo Anno Santo si sarebbe dovuto ripetere in futuro ogni cento anni. Nel 1350 Papa Clemente VI, per parificare l’intervallo a quello del Giubileo ebraico, decise di accorciare la cadenza a 50 anni, poi portato a 33 anni da Urbano VI, come la durata della vita terrena di Gesù, e ulteriormente ridotto a 25 anni durante i papati di Niccolò V e di Paolo II. Inoltre sono stati istituiti diversi giubilei straordinari.

Nel 1515 il papa di allora Leone X, per sostenere le spese della costruzione della Basilica di San Pietro a Roma, cercò di vendere le indulgenze in tutta la Germania. Il perdono dalle conseguenze dei peccati con denaro (oblazio). Questo provocò molte proteste, anche da parte di Martin Lutero.” (da Wikipedia)

Attualità “Si spiega che il papa attuale non usa la parola indulgenza, una delle parole chiave dei Giubilei, che vuol dire perdono. 
Francesco sta modificando lingua e regole dei «Giubilei universali» come sono stati praticati dalla Chiesa di Roma lungo sette secoli: dal 1300 al 2000. (…). 
Francesco si adopera a dire la sostanza con parole comprensibili all’uomo d’oggi e a fare in modo che a quella grazia possano accedere tutti: anche il carcerato che non può uscire dalla sua cella, come anche chi non può venire a Roma. È per questo che ha voluto «porte sante» in tutto il mondo. 
(…) Invierà 800 «missionari della Misericordia» in tutto il mondo, cioè sacerdoti che saranno autorizzati ad assolvere ogni tipo di «colpa», comprese quelle per le quali è prevista la scomunica come il «peccato d’aborto»”. (da Il Corriere della Sera, Dicembre 2015)

  1. Ma può l’uomo perdonare i peccati (Marco 2:7)?
  2. Forse dietro il pagamento di una certa somma, il riscatto può essere pagato (Sal. 49:7,8).
  3. Solo Dio provvede il riscatto dietro il pagamento di un prezzo e che prezzo! (1 Pietro 1:18-21)

 

Il Giubileo nell’Antico Testamento

Alcuni aspetti caratterizzavano l’anno del giubileo, che ricorreva ogni 50 anni:

1) Rispetto della libertà individuale. Gli schiavi dovevano essere liberati in ricordo della liberazione dall’Egitto e molti poveri diventavano schiavi se non avevano di che pagare.

2) Rispetto di Dio come Sovrano assoluto. La proprietà venduta doveva ritornare alla famiglia che l’aveva in origine, come scritto in Numeri 36:4. Restituzione: il Signore aveva provveduto questo anno per la restituzione delle terre. Le proprietà vendute, acquistate o scambiate dall’anno del giubileo precedente dovevano essere restituite alla famiglia del possessore originale, senza nessuna spesa, tranne quelle terre che si trovavano all’interno delle mura delle città. L’intera morfologia della terra promessa tornava al suo stato originario. Gli ebrei parlavano di possesso perché la proprietà di ogni cosa apparteneva a Dio.

3) Rispetto della Terra, dei poveri e del Signore (Levitico 25:18). La terra doveva essere lasciata incolta (cioè non arata, né piantata e coltivata). Lo scopo di quest’anno speciale era quello di garantire il più possibile la giustizia sociale ed evitare che si formassero delle distinte classi sociali (Lev. 25:17).

4) Rispetto della provvidenza di Dio. Avendo fede che, anche senza lavorare la terra quell’anno, Dio avrebbe provveduto il necessario (Lev. 25:19-21).

5) Rispetto di una vita semplice, in cui la gioia di appartenere al Signore caratterizza ogni vero credente e supera ogni gioia dovuta a ricchezze materiali (Deut. 7:6).

L’anno sabatico era collegato al Giubileo

Debito. Degno di nota era il comandamento di Dio: ogni sette anni tutti i debiti degli Israeliti poveri sarebbero stati cancellati (Deut. 15:1-6).

Prestito. Un benestante non poteva rifiutarsi di elargire un prestito a una persona povera soltanto perché il settimo anno era troppo vicino (Deut. 15:7-11).

Dopo sette anni sabatici vi era il giubileo, introdotto dallo squillo della tromba nel giorno dell’espiazione (dall’ebraico “Yobel”: montone, ariete, capro e per estensione suono del corno, Lev. 25:9).

Il Giubileo per i credenti nati di nuovo oggi

L’insegnamento spirituale è che il credente trova riposo in Cristo e che in Lui siamo tutti uguali, tutti possiamo realizzare i benefici “dell’eredità spirituale”. Gesù disse: “Venite a me e io vi darò riposo…”

Gesù è il nostro giubileo!

Perdono. Dopo il sacrificio di Cristo, prefigurato dal giorno delle espiazioni nell’Antico Testamento, chiunque crede in Lui riceve il perdono di tutti i peccati: questo è il vero giubileo! Gesù ci rende tutti fratelli se diventiamo figli di Dio per la fede in Lui e ci assicura un periodo di grazia inaugurato dalla Sua morte e risurrezione.

 

“(Gesù) … è venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.” (Giov. 1:11-13)

 

Gesù ci assicura la certezza della vita eterna, quando Lo riceviamo nel cuore e Lo conosciamo direttamente e personalmente, come fece l’apostolo Paolo sulla via di Damasco.. L’anno di remissione, grazia, perdono (Luca 4:18,19). …e per predicare l’anno accettevole del Signore.

In Isaia si parla anche di “giorno della vendetta” e vi è una differenza temporale enorme tra l’anno di grazia e il giorno della vendetta; il tempo che intercorre tra i due periodi evidenzia l’immenso amore di Dio per noi!

La Porta. Gesù apre la porta; Lui stesso è la porta che apre la via alle benedizioni con la Sua opera sacerdotale come Sacrificio espiatorio, come Propiziatore e Intercessore (Giov. 10:2,9; Ebrei 7:25,26 e 10:19-22).

L’Eredità incorruttibile ed immacolata, non può scadere (1 Pietro 1:4). Egli ci prepara delle stanze nel cielo e questa è la nostra eredità che riceviamo per fede in Gesù, Egli è l’Erede di tutte le cose (Ebrei 1:1-3). La benedizione è ora spirituale. Il giubileo prefigura anche il regno futuro di Cristo sulla terra per mille anni (Atti 3:20,21).

 

Liberazione dalla schiavitù del peccato e dalla prigionia della paura per la condanna e per le sue conseguenze (Rom. 8:1,2).

Tempo di grazia, accettevole, favorevole, gradito; oggi è il giorno della salvezza, giorno permanente che ha avuto inizio con la morte e resurrezione di Cristo e durerà fino al Suo futuro ritorno.

Oggi noi siamo eredi, salvati, perdonati, liberati (2 Cor. 6:2; Efesini 2:12,13; Ebr. 3:14,15 e 4:6-16). Dell’anno della grazia Gesù ne parla nei Vangeli, attraverso la parabola del fico sterile (Luca 13:6-9).

 

Suono della tromba. Al suono dell’ultima tromba Gesù tornerà, ci prenderà e ci porterà con Sé per l’eternità (1 Cor. 15:52,58).

Vasto, 9 dicembre 2015

Simone Caporaletti

 

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