SALMO 23
1 Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca.
2 Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli,
mi guida lungo le acque calme.
3 Egli mi ristora l’anima,
mi conduce per sentieri di giustizia,
per amore del suo nome.
4 Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male,
perché tu sei con me;
il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.
5 Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca.
6 Certo, beni e bontà m’accompagneranno
tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del Signore
per lunghi giorni.
L’ANIMA RISTORATA
“Egli mi ristora l’anima” (v.3)
Qualcuno un giorno affermò che, dopo aver letto tanti libri, in nessun trattato aveva trovato il conforto che offrono i pochi versi del Salmo 23.
I. Ristoro assoluto: “Egli”Le pecore hanno un’anima? Come ogni animale, anche le pecore possiedono
- Le pecore hanno un’anima? Come ogni animale, anche le pecore possiedono
un’anima…quindi sono capaci di provare dei sentimenti ma non possiedono lo spirito (cioè la sede della vita spirituale).
- Lo spirito dell’uomo è quel che lo rende intelligente. Le pecore non parlano e non
adorano ma l’uomo è in grado di farlo grazie allo spirito. Il credente adora Dio in “ispirito e verità”. Ecco perché le anime nostre sono preziose agli occhi Suoi!
C. Gesù ha patito l’arsura della croce perché noi potessimo avere ristoro. Un ristoro adatto per la nostra vita che è spesso travagliata e affannata. Nelle braccia di Cristo possiamo riposarci perché Egli ha sofferto la croce, questa è la chiave della Sua benedetta opera a favore del peccatore.
Gesù ha passato la valle dell’ombra della morte perché io possa passarla affermando: non temo, tu sei con me.
II. Ristoro continuo: “mi ristora”
- Il Pastore come compagno di viaggio. Il pastore è sempre accanto al suo gregge anche nelle
intemperie: sole e pioggia bagnano lui e le pecore. Il nostro Buon Pastore afferma: “Io sono con voi in ogni tempo.” Che straordinario compagno di viaggio abbiamo con noi!
- Il Pastore assorbe le ansie. Quando ti senti afflitto e avvilito, getta su di lui il tuo peso ed
Egli ti sosterrà. Quando ti senti debole, Egli ti nutrirà.
“Gettando su di Lui ogni nostra preoccupazione perché Egli ha cura di noi.”
- Il Pastore mi restituisce ciò che era stato perso con il peccato, con l’allontanamento da Lui.
III. Ristoro profondo: “l’anima”
A. Qualità del ristoro: profonda fiducia e calma. Le pecore non si preoccupano dei pascoli (che mangeremo?), della lana (di che ci vestiremo?), dei briganti (potrebbero rubarci), del maltempo, delle bestie feroci. Hanno la certezza non solo che il pastore saprà prendersi cura di loro ma anche che lui sarà perfettamente in grado di proteggerle e di provvedere ai loro bisogni. Questa sicurezza è la garanzia anche di ogni credente.
B. Precisione del ristoro: nulla mi manca! Al giovane ricco del Vangelo una cosa mancava.
Nel deserto l’anima langue ma arriva una goccia al momento giusto, sfocerà in un mare di benedizioni. Ristoro perfetto e al momento giusto per la mia anima. La precisione dell’opera del Pastore infonde in me fiducia assoluta.
C. Potenza del ristoro. Un’altra traduzione: Egli mi restituisce la vita.
Quando Sansone combatteva, si aprì una fonte e si rianimò. Il pastore mi ristora, rinfranca, restituisce. Egli ha il potere per ristorarmi l’anima! Nessuno può fare ciò che Egli fa per me e nessuno può ristorarmi potentemente come fa Lui!
Simone Caporaletti