UN ESEMPIO ANTICO

L’esempio di Mosè costituisce un  “precedente” importante. Certo, Gesù è l’esempio perfetto, che sulla croce pregava per i suoi uccisori,  “Padre, perdona loro…”

Ma anche Mosè ci fa riflettere perché ogni giorno aveva a che fare con lamentele, discussioni, pugnalate alle spalle. Spesso da parenti e amici a lui più vicini.
“Mosè, perché ci hai portato in questo deserto a morire di sete?” Ci sembra di sentirli. Ma lui prega per loro e Dio provvede con amore. Quanta pazienza, mansuetudine, perseveranza. Rimase fedele e costante come vedendo l’Invisibile.
Quando Dio parlò di sterminare il popolo peccatore e mormoratore, Mosè rimase sulla breccia, in preghiera, finché il Signore lasciò questo proposito. Chi ama Dio ami anche il suo fratello, indipendentemente dai suoi difetti!
Questo pensiero ben lo sintetizza il re Davide nel Salmo 16:
“Ho detto al Signore : «Tu sei il mio Signore; non ho bene alcuno all’infuori di te». Quanto ai santi che sono sulla terra, essi sono la gente onorata in cui ripongo tutto il mio affetto.”

 

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