1 Studio: “Elezione, Predestinazione, Sicurezza eterna” a cura del fratello Caporaletti

 

(Deuteronomio 30:15-20)

Scegli dunque la vita, affinché tu viva (v. 19)

Dio è grande, potente, sovrano, sapiente, giusto, pieno di grazia e amore. Egli ha creato l’uomo come essere libero, non come un burattino, ma capace di scegliere. Adamo poteva scegliere tra tutti gli alberi del giardino e quello del frutto proibito.

Oggi parliamo dell’equilibrio che esiste tra la sovranità di Dio, il suo piano, il suo progetto, e la libertà umana, il libero arbitrio. Ogni tanto è bene ricordare alcuni insegnamenti biblici anche perché vi sono scritti, articoli, libri, siti internet, Bibbie annotate, Dizionari Biblici di provenienza calvinista e fortemente indirizzati verso le teorie collegate alla predestinazione assoluta.

Fortuna

Era il nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e alterna i destini degli uomini. Ella, dicono, distribuisce ciecamente felicità, benessere, ricchezza, oppure infelicità e sventura. Oggi, il termine è spesso usato per indicare la sorte favorevole.

Fato

Originariamente indicava la parola delle divinità, e quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio al quale nessuno si può sottrarre.

Destino

La preordinazione inevitabile degli avvenimenti; il succedersi degli eventi ritenuto come prestabilito indipendentemente della capacità di volere e di potere dell’uomo. Talora personificato e inteso come una superiore potenza che opera secondo leggi immutabili.

Calvinismo

Calvino desiderava contrastare la dottrina cattolica della salvezza per opere e per meriti umani. Ma si spinse troppo in là e arrivò ad affermare che Dio ha scelto alcuni dalla massa dell’umanità caduta, pochi eletti predestinati alla salvezza. I rimanenti non sono condannati alla dannazione: sono soltanto non eletti a salvezza. Questa teoria condusse a numerose contestazioni.

Dopo Calvino. Le discussioni aumentarono poi con le tesi della predestinazione formulate in maniera più rigorosa dai seguaci di Calvino. Ad esempio il successore di Calvino, Teodoro di Beza, ebbe un durissimo contrasto con il teologo Arminio, che cercava di rendere il calvinismo più moderato, in modo che Dio non fosse accusato di essere “autore del male” e l’uomo non fosse ritenuto un “burattino” nelle Sue mani.

La controversia fu affrontata nel Sinodo di Dordrecht del 1619, che definì i principi fondamentali della salvezza con il “Calvinismo dei cinque punti” (di solito presentati con l’espressione TULIP).

  • T  Total depravity, totale depravazione della natura umana peccatrice. Risalgono per questo pensiero perfino al pensiero di Agostino.
  • U  Unconditional election, elezione incondizionata.
  • L  Limited atonement, espiazione limitata, compiuta solo per gli eletti.
  • I  Irresistible grace, grazia irresistibile. Gli eletti sarebbero chiamati in modo indipendente dalla propria volontà. Ma solo per scelta divina.
  • P  Perseverance of the saints, perseveranza finale dei santi assicurata in eterno.

I. Elezione

1. L’elezione incondizionata riguarda la scelta compiuta per un libero atto della volontà di Dio.

2. L’elezione o predestinazione è il proposito immutabile di Dio secondo il quale, mediante la liberissima scelta della sua volontà, egli ha, in Gesù Cristo, eletto alla salvezza prima della fondazione del mondo, fra tutto il genere umano caduto per propria colpa …, una certa quantità di uomini, né migliori né più degni degli altri… Alcuni li avrebbe scritti nel libro della vita, altri no.

Secondo l’insegnamento della Parola di Dio, non possiamo accettare questa teoria perché non c’è azione elettiva prima della creazione, ma solo prescienza, preconoscenza, visione precedente.

               1. Dio è Giusto                   

Egli è senza ingiustizia, senza parzialità, perciò Egli non può escludere alcuni, né predeterminare le azioni malvagie dei perduti. Dio non desidera la morte e la perdizione, ma che l’uomo scelga di convertirsi e vivere (Ezechiele 33:11).

             2. Dio è Amore

Egli ama tutti. Non solo la Chiesa. Non esiste “Redenzione limitata” ma aperta a tutti, perché Gesù ama tutti e morì per tutti (1Tim 2:4-6; 1Giov 2:2).

              3. Dio ha una sua propria volontà.

La volontà divina rispetta la volontà umana. La teoria dell’elezione divina pone l’accento in modo eccessivo sulla Sovranità di Dio, a scapito della Sua imparzialità e della libera volontà dell’uomo. La libertà di scelta dell’uomo non intacca la sovranità e il controllo di Dio. Come la libertà dell’uomo di amare Dio o di non amarlo, non intacca il Suo amore.

             4. Dio parla nella Scrittura.

La Parola di Dio è chiara sull’argomento e sulle conseguenze che produce questa teoria.

a. Conseguenze Dottrinali

I sostenitori della sicurezza eterna affermano che dopo la salvezza l’uomo non può più peccare (1 Giovanni 3:6), ma basta considerare 1 Giovanni 1:8, e tutti gli appelli di Dio al popolo perché rimanga fedele (Deuteronomio 6:17,18; 8:19-20; 11:16)

b. Conseguenze Pratiche

Questa teoria va a scapito dell’evangelizzazione (Romani 10:14) e della consacrazione personale (Romani 12:1-2). Se uno è certo di avere esperienza diretta della nuova nascita, se aderisce a questa teoria dottrinale, non ha bisogno di consacrarsi, tanto comunque avrà da Dio la perseveranza finale.

c. Conseguenze Personali

Come, ad esempio, orgoglio e senso di superiorità (Giov 8:39-45; 1 Sam 15:17).

           5. Dio desidera concedere salvezza a tutti

…anche al più depravato peccatore. Infatti, tutti possono accostarsi e ricevere per grazia. Anche chi non ha lucidità mentale può correre verso di lui senza impedimenti (Marco 5:1-7).

 

II. Predestinazione

Definizione di predestinazione assoluta: Il piano secondo il quale Dio, dall’eternità, ha previsto e voluto gli avvenimenti che hanno luogo nel tempo. Il concetto include due elementi:

  • la prescienza       (con la quale Dio conosce gli avvenimenti futuri),
  • la preordinazione (con cui li dispone e li determina per il conseguimento del fine voluto).

In questo caso la grazia di Dio sarebbe irresistibile e salverebbe la persona predestinata.

A. La Prescienza di Dio

Prescienza significa conoscere in anticipo non prestabilire (Davide, Atti 2:31 anti vedere, prevedere). Significa vedere prima non determinare prima (2 Pie 3:17). Qui si parla della possibilità di cadere. Se tutto fosse già stabilito, tutte le esortazioni a fermezza, costanza, perseveranza, sarebbero annullate nel Nuovo Testamento in generale e nella Lettera agli Ebrei in particolare.

Egli offre l’acqua della vita. La Sua libera scelta è quella di influenzarmi per il mio bene: “chi ha sete venga, chi vuole prenda in dono l’acqua della vita”. Ovviamente, Egli conosce in anticipo tutte le mie risposte o libere scelte in merito.

 Il dubbio.

Se Dio sapeva prima che l’uomo sarebbe caduto, perché l’ha creato lo stesso? Dio lo ha creato per amore, un po’ come noi mettiamo al mondo i nostri figli. Altre risposte bibliche sono queste:

  1. Anche Satana era stato creato come angelo perfetto e Dio sapeva della sua caduta e dei disastri che avrebbe causato. Ma Dio trae maggior gloria da Gesù che ha vinto il diavolo in modo completo e definitivo (Ebrei 2:14).
  2. Anche Faraone si opponeva e si ostinava nella sua posizione, finché il Signore gli indurì il cuore, ma Dio ne trasse gloria e la sua fama si sparse ovunque (Esodo 5:2; 7:15; 9:16).
  3. Anche da persone cattive Dio saprà abbassare la loro superbia e trarre gloria al Suo nome (Giobbe 5:13, altri: egli coglie di sorpresa; Sal 18:25-27).

 

B. Che cosa Dio aveva prestabilito?

Ricordiamo che Dio è Signore e Sovrano assoluto. Oltre le scelte di sua stretta competenza sulla nostra nascita (luogo, epoca, data, famiglia di appartenenza) e durata della nostra vita (Salmo 139:16), per quanto riguarda la salvezza che cosa aveva stabilito il Signore?

 

Dio non stabilisce quale uomo salvare.

È contrario alla Sua natura santa, giusta, amorevole e perfetta, stabilire chi salvare con una scelta parziale per la quale alcuni volenti o nolenti, sarebbero forzati a ricevere salvezza e altri sarebbero limitati a essere perduti (Atti 10:34-36). Non esiste predestinazione assoluta, ma condizionata alla nostra scelta (Deut 30:15-30).

1. La predestinazione condizionale generale

Dio ha fortemente desiderato di avere un popolo e nel Nuovo Testamento chi sceglie di farne parte vi entra mediante la fede (Isaia 43:21; Giosuè 2:8-9; Matteo 16:18; 1 Pietro 2:9). La chiesa (1 Cor 2:6,7; Ef 3:9-13). Tutti gli appartenenti al popolo di Dio sono chiamati eletti (Efesini 3:1-13). Discorso a parte va fatto per il popolo di Israele, al quale Paolo si riferisce in Rom 9 e 11.

2. La predestinazione condizionale di modo

Fede. Dio ha stabilito il modo per essere salvati: unicamente per grazia mediante la fede nell’opera di Redenzione operata dal Signore Gesù (Giov 3:16,17; Ef 2:8,9). Gesù è morto per tutti gli uomini, perché Dio ama tutti e vuole salvare tutti (Rom 5:6; 1 Tim 2:3-6).

Grazia. Per grazia mediante la fede in Cristo, saranno salvati tutti quelli che crederanno per scelta libera e personale: “affinché chiunque crede in Lui abbia vita eterna” (Giov 3:16; 1 Giov 5:9-10).

Sacrificio espiatorio (Atti 2:23; 4:27,28). Per salvare gli uomini in questo modo, per grazia mediante la fede, occorreva un sacrificio che espiasse i peccati dell’uomo e questo Dio lo aveva ideato e ordinato prima della creazione (1 Pie 1:18-20). Chiaramente, anche Gesù doveva acconsentire a questo piano di redenzione (Sal 40:6,7). L’opera di Gesù è fatta conoscere mediante la predicazione del Vangelo.

3. La predestinazione condizionale personale

Adozione. Dio ha stabilito di adottare ogni persona che sceglie di diventare Suo figlio, questo tipo di adozione l’ha pensata prima della fondazione del mondo (Efesini 1:4,5).

Santificazione. Dio desidera che tutti i Suoi figli diventino sempre più simili al Suo Figlio. Gesù è il “Primogenito fra molti fratelli” proprio perché tutti i veri nati di nuovo hanno ricevuto per grazia la sua natura divina, mediante la nuova nascita, sono diventati figli di Dio, e mediante la santificazione tendono a essere sempre più simili a Lui. Gesù è per ognuno di noi modello, esempio, campione perfetto (Rom 8:29; 2 Cor 3:18; 1 Giov 3:2,3).

 

III. Sicurezza Eterna

Definizione della teoria errata: è impossibile per un credente nato di nuovo e afferrato dalla grazia di Dio (grazia efficace), perdere la salvezza e sviarsi. Per giustificare questa teoria, si afferma che quelli che si sviano non erano veramente convertiti. L’idea contrasta con il pensiero biblico e con l’esperienza pratica (Ebrei 6:4-6; 10:29). In questi passi le scelte sono chiare, determinate e definitive.

Responsabilità di Dio

Dio ha preparato tutto quello che occorreva per la nostra salvezza. Gesù sulla croce disse: è compiuto! Chi crede ha vita eterna.

Responsabilità dell’uomo

Dio vuole che tutti siano salvati ma in questo occorre la collaborazione dell’uomo, almeno per tre aspetti essenziali:

  1. Scegliere di credere in Gesù (Giov 6:40)
  2. Scegliere di camminare con Gesù e di portare a compimento la santificazione (2 Cor 7:1). Opera graduale in cui si evita il male in ogni forma e ci si consacra interamente al Signore.
  3. Scegliere di perseverare fino alla fine (Fil 3:13,14; Col 1:22,23; Romani 11:20-22)

La bestemmia contro lo Spirito Santo.

Se non si potesse più scadere dalla grazia, non si potrebbe neanche resistere all’opera dello Spirito Santo. Se la grazia fosse irresistibile, non esisterebbe il peccato che conduce alla morte. Purtroppo, invece, esiste ed è una realtà. Commettere il peccato imperdonabile significa resistere in modo continuato e definitivo all’opera dello Spirito Santo (Marco 3:28,29; 1Giov 5:16).

Posizioni estreme

Sulla base di due soli versetti tirati fuori dal contesto si sostengono posizioni estreme:

  • Adoperatevi al compimento della vostra salvezza (Filippesi 2:12); da qui alcuni affermano la dottrina della salvezza per opere che, secondo loro, dipende soltanto dal comportamento dell’uomo.
  • Dio opera in voi il volere e l’agire (Filippesi 2:13); da qui altri prendono l’idea della predestinazione assoluta che fa dipendere la salvezza esclusivamente da Dio.

 

Espressioni particolari da spiegare (tenendo conto del contesto)

1. Sul popolo

  1. “Non dipende da chi vuole o da chi corre, ma da Dio che fa misericordia… Egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole” (Romani 9) Nel contesto vediamo che Dio indurisce il cuore di chi rifiuta la Sua grazia e non la vuole accettare, com’è scritto in altri casi (Romani 1:28; 2 Tessalonicesi 2:10-13). Come popolo (Romani 12:28-32 Dio vuole fare misericordia a tutti)
  2. “Predestinati a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli” (Ef. 1:4-7). L’elezione è per tutti quelli che scelgono di credere in Gesù che ci dà il diritto di essere adottati come figli. Tutti quelli che credono liberamente e volontariamente in Lui ricevono l’adozione per essere legalmente riconosciuti come figli di Dio (Giovanni 1:12,13).
  3. “Molti sono chiamati pochi gli eletti”, perché pochi cercano il Signore (Matteo 7:13,14).

 2. Sul servizio

  1. “Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi” (Giovanni 15), riguarda il servizio specifico, ma per l’amicizia di Gesù vi è una condizione essenziale (Giov 15:14 se)
  2. “Appartato fin dal seno materno”, riguarda il servizio specifico: Geremia, Giovanni Battista, Paolo. Dio aveva previsto un compito per loro secondo la loro libera disponibilità e scelta. Anche durante l’assolvimento del compito loro riservato, potevano lasciare, abbandonare il loro incarico, come Giuda o Dema, ma non lo fecero.

3. Sulla disposizione personale

  1. “Vaso eletto” (2 Timoteo 2:20-21).  Se uno si dispone ad essere puro, si conserva puro, desidera essere puro agli occhi di Dio.
  2. “Quelli che erano sulla via della salvezza” (Atti 2:47 Versione Riveduta. Al verso 42 vi è la libera scelta di accettare la Parola). Diodati nella versione del 1641 tradusse letteralmente: “E’l Signore aggiugneva alla Chiesa ogni giorno coloro c’haveano ad esser salvati”. Il testo greco dice letteralmente: “Il poi Signore aggiungeva i salvati ogni giorno in lo stesso”.
  3. “Quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero” (Atti 13:48). Parla della disposizione personale a venire a salvezza, infatti il verbo credettero indica la libera scelta di chi crede.  tradotto anche: abbracciarono la fede. Per noi oggi sembra evidente l’idea del destino, invece la mentalità di Luca è estranea a questo concetto. Anche in scritti trovati a Qumran, vi erano espressioni del genere che portano i lettori moderni a conclusioni predestinazioniste. Luca sta raccontando come ad Antiochia hanno accolto la grazia della fede, che comunque con viene accolta da tutti. L’azione divina è chiara, ma non intacca la libera scelta dell’uomo che volontariamente diventa “credente”.

Il verbo ‘ordinato’ era un termine militare indicato per la disposizione dei soldati; si trova anche in Atti 15:2 dove viene tradotto ‘deciso’. È chiaro che Paolo e Barnaba potevano rifiutare di obbedire a quella decisione; potevano scegliere. Tradotto in Luca 7:8 ‘sottoposto’, ma un soldato può anche disertare, lasciare la divisa, essere insubordinato, ribelle. Tradotto ‘dedicato’ in 1 Cor 16:15; nessuno obbligava la famiglia di Stefana ad essere consacrata.

4. Se leggiamo 1 Giov 3:6 occorre sapere che nel testo greco non ci sono i termini:          ‘persistere, continua, nell’abitudine’. Perciò dice in modo secco: ‘non pecca’ (Riv); non si intende che il credente non pecchi più (1 Giov 1:8), ma è chiaro che il credente non vive più nell’abitudine del peccato. Il peccato non è più naturale per noi, anzi è anormale, strano e innaturale. Se abbiamo la natura di Dio in noi, non abbiamo voglia di assecondare la nostra vecchia natura, perché il peccato è ormai estraneo (1 Giov 3:9; 5:18).

5. In 1 Pie 2:8 troviamo coloro che non si appoggiano sulla Pietra angolare della chiesa sono   estinati alla perdizione, cioè all’inferno, che è un luogo preparato per i non credenti. Il luogo è preordinato.

 

Conclusione

Comprendiamo e rispettiamo in ogni maniera:

  1. La volontà di Dio: Egli invita tutti gli uomini perché li vuole salvare (Ger 3:12; Is 30:15).
  2. La gloria di Dio, è scopo supremo delle opere del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (Ef 1:6).
  3. La libera scelta dell’uomo (Giosuè 24:15)
  1. L’uomo ha scelto il peccato.

a) Dio avrebbe potuto impedirlo togliendo la libertà di scelta all’uomo. E se vi fosse la predestinazione, perché Dio avrebbe “permesso” la caduta dell’uomo? Potrebbe essere Dio l’autore anche del male?

b) Secondo Romani 5:19 non Dio ma l’uomo, Adamo, ci ha costituiti peccatori, mentre Dio desidera giustificarci in Cristo.

c) Se qualcuno ci dice che è talmente depravato da non poter più scegliere il bene, rispondiamo che Gesù è talmente potente da liberare chi con un libero atto di volontà si accosta a Lui (Ebrei 7:25).

2. La salvezza è dunque una collaborazione tra Dio che propone con amore e l’uomo che riceve con gratitudine. Dio vuole salvare tutti, ma occorre anche che l’uomo ci metta la sua volontà per essere salvato (Matt 23:37).

 

Tutta la vita è un insieme di scelte: comuni o eccezionali, più o meno importanti, quotidiane e non: Dove vivere, città, casa.  Dove lavorare, con chi lavorare. Quanto lavorare. Se sposarsi. Con chi sposarsi. Leggere la Bibbia. Pregare. Andare in chiesa. Quante volte andare in chiesa, ecc.

Gesù ha compiuto ogni cosa per noi con tanto amore, quindi tutto è pronto per la salvezza che avranno per grazia tutti quelli che accetteranno l’invito di Dio (Matt 22:1-10).

La nostra scelta è di continuare a camminare con lui, sapendo che Colui che ha cominciato in noi un’opera buona la porterà a compimento (Fil 1:6).

Simone Caporaletti

 

 

I commenti sono chiusi.